arteterapia,creatività,consapevolezza,psicologia della creatività
L’arte come gesto che pensa: una riflessione su tempo, corpo e consapevolezza nella pratica creativa.
L’esperienza sonora può ampliare o restringere la finestra di tolleranza. Una riflessione fenomenologica sulle qualità sensoriali del suono e sul loro ruolo nella relazione d’aiuto.
Il silenzio non è assenza di suono ma spazio condiviso che sostiene la relazione. Co‑presenza e risonanza trasformano l’ascolto nell’incontro d’aiuto.
La creatività condivisa può favorire processi di resilienza dopo il trauma. Una riflessione critica sulle potenzialità e i limiti dell’arte nella trasformazione dell’esperienza.
I colori parlano alla psiche in modi sottili; il lavoro è esperienziale, non basato su codici rigidi.
La musica parla alla memoria oltre le parole; suoni e ritmi alimentano identità e continuità.
Il suono può aprire immagini e significati che sostengono la relazione d’aiuto. Una riflessione non prescrittiva su immaginazione, creatività e cautele etiche.
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